Anche se Piano Generale del Traffico Urbano e Piano Generale della Sosta sono due piani distinti, rispondono a una sola visione di insieme e ad un unico intento: migliorare la viabilità e la qualità della vita cittadina.

Per ridurre il traffico e l’inquinamento, per trovare parcheggio più facilmente, per godere di spazi pubblici più sicuri e confortevoli, per promuovere il trasporto pubblico urbano e la ciclabilità serve infatti un insieme di misure, tutte collegate tra loro: ad esempio, in alcune strade può prevalere la dimensione pedonale o ciclabile, auto che circolano a bassa velocità, maggiore disponibilità di parcheggio; altre privilegiano una viabilità più fluida, un attraversamento più rapido e i collegamenti con l’esterno. Si tratta di fare delle scelte insieme, cittadini, lavoratori e Amministrazione Comunale, per realizzare l’idea di città che si vuole perseguire.

La città con le sue vie, le piazze, i marciapiedi, le zone pedonali e le piste ciclabili è un sistema unitario e interdipendente, dove non è possibile intervenire per singole parti. Per questo PGTU e PGS costituiscono di fatto un unico piano, con un’unica strategia e un unico insieme di misure.

Il Piano Generale del Traffico Urbano

Il Piano Generale del Traffico Urbano o PGTU è uno strumento previsto dal Codice della Strada, finalizzato al miglioramento delle condizioni della circolazione stradale,

Il Piano Generale della Sosta

Il Piano Generale della Sosta o PGS è un piano che attua il PGTU a un maggior livello di dettaglio: si inserisce infatti nell’impostazione generale del PGTU e nella sua visione di insieme,

Il Monitoraggio degli Obiettivi

Una volta redatti i piani e stabiliti in modo condiviso i risultati che si vogliono ottenere, si è solo all’inizio: bisogna poi iniziare ad attuare gli interventi previsti,

Piano della Viabilità
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