Servita da 4 linee ferroviarie, 5 stazioni e da Appia, Anagnina e Via dei Laghi, Ciampino gode di una buona accessibilità, che la rende facilmente raggiungibile da Roma anche in soli 11 minuti di treno.

I pendolari utilizzano le stazioni di Ciampino, Acqua Acetosa e Casabianca raggiungendole volentieri a piedi, utilizzando poco il trasporto pubblico per lo scambio intermodale; i parcheggi intorno alla stazione centrale tendono alla saturazione, ma mantengono un minimo di rotazione.

La rete viaria è condizionata dalle barriere ferroviarie che convogliano i flussi di traffico verso alcune direttrici nevralgiche, su cui si riscontra un traffico prevalentemente generato dal sistema urbano stesso , oltre che da un attraversamento proveniente dall’esterno.

La direttrice Folgarella-Viale Roma-Pignatelli-Mura dei Francesi  attraversa i quartieri più densi; ortogonalmente, l’asse Via di Morena-Via Monte Grappa collega il centro con la direttrice Anagnina; su questo  Viale Kennedy, che accede direttamente al GRA e raccoglie importanti flussi di traffico. Le zone meno dense si attestano sulla direttrice Via Doganale-Via della Mola Cavona , interessata anche dal traffico da Marino e Grottaferrata; questa è collegata al centro dal sistema Acqua Acetosa-Romana Vecchia-Marcandreola-San Paolo della Croce . I flussi urbani e di attraversamento vengono convogliati su alcuni nodi nevralgici: quello presso l’area a destinazione G5  (centro commerciale) di recente realizzazione, e Piazza della Pace, su cui converge sia l’impianto del Centro che le penetrazioni esterne.


Altre connessioni cruciali sono gli accessi lungo Via dei Laghi (Via di Marino, Via Mura dei Francesi e Via Bruxelles), che risentono del passaggio a livello di Casabianca: questo crea congestione su Via dei Laghi, e la deviazione verso Via dell’Acqua Acetosa.

Questo assetto sta per essere modificato dalle nuove infrastrutture, ciclabili, pedonali (isole ambientali) e viarie (sottopasso Casabianca), che determineranno una redistribuzione dell’attraversamento e un impatto sul sistema della sosta: rispetto all’intermodalità (stazioni ferroviarie), alla rotazione dei parcheggi (rapporto tra residenza e commercio) e all’evoluzione del parco veicolare (auto elettriche, micromobilità).

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